-È un qualcosa che consiglierei a tutti, anche ai cosiddetti cattolici, o, in generale, religiosi, poco praticanti. Non ha solo a che fare con la religione, ma con il proprio io, ti fa immedesimare in quelle storie, in quella realtà, e ti porta sopratutto a riflettere sulla sofferenza che un solo uomo ha dovuto sobbarcarsi per salvare l'intero genere umano.
- Entri anche in contatto con un gran gruppo di persone, che fanno di tutto per metterti a tuo agio, e condividono con te la gioia di tempo passato insieme, fatiche nel metter giù i testi, prove, montaggi, errori, scherzi, recitazione...insomma un mix di emozioni forti e indimenticabili.
- Un aspetto puramente personale della mia passione, che però comunque condivido: c'è stato un momento nel percorso, in cui forse la stanchezza, i pensieri, e l'immedesimarsi troppo nel ruolo, mi hanno condotto in una breve estasi, in cui mi sono commosso nel pensare al dolore che Gesù ha patito, e per questo ho lanciato un grazie generale guardando il cielo.
Credo che questa esperienza possa servire soprattutto a chi vede Gesù e la chiesa in maniera più distaccata, ci si avvicina di sicuro a quanto di buono Gesù con la sua vita ha voluto trasmettere, e chissà che non possa essere presa ad esempio maggiormente da ognuno di noi dopo averla realmente studiata e approfondita, cose che la Passione Vivente ti permette di fare.
Ci vediamo venerdì santo, 14 aprile ore 21:00 ad Alberobello.
Ingresso gratuito e senza prenotazione